Pubblicato da Salvatore Resca - novembre 16, 2017 alle 13:01
Domenica 12 Novembre, in una sala gremitissima di pubblico (oltre 500 persone !), si è tenuto il Concerto per il Trentennale del Coro Imago Vocis.
in fondo pagina il Link al TRAILER del DVD
dell’intero Concerto del TRENTENNALE (Link TRAILER)
e il LINK alle prime due video clip (parte 1a e parte 2a) del Concerto. Ne seguiranno altre.
Entusiasta la partecipazione di molti dei coristi che si sono avvicendati nel periodo 1987-2017. giunti a Catania per l’occasione da diverse parti d’Italia e d’Europa per cantare ancora insieme e festeggiare questi trent’ anni di splendida, coinvolgente ed affascinante attività musicale.
E’ stata una carrellata gioiosa, piena di sentimenti di amore e condivisione, con tanti dei brani che hanno scandito il tempo del nostro canto sino ad oggi.
Al termine del Concerto, grande festa in salone del teatro, tanti incontri, tanti abbracci….e tantissime leccornie di ogni tipo e regione, preparati dalle Signore Coriste e non solo. Che serata!
Il Maestro Salvatore Resca ha commentato: “Una serata meravigliosa e straordinaria! Rivedervi qui, tutti insieme! Cantare insieme! Godere insieme della musica, della gioia, della compagnia, della sincerità, del vostro affetto…Gioie irripetibili nella vita ma che rimangono nel nostro cuore! Grazie!”
Il commento di tutti noi, coristi di oggi ed ex, è unanime: GRAZIE a Te, carissimo Salvatore, GRAZIE di CUORE !
Il LIED di Mozart cantato da tutti i coristi intervenuti .(Link Video)
A breve il video del Concerto per intero nelle pagine VIDEO. I
Qui gustate il TRAILER del DVD
dell’intero Concerto del TRENTENNALE (Link TRAILER)
Qui il LINK alle cinque videoclip del Concerto.
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Pubblicato da Salvatore Resca - novembre 11, 2017 alle 10:46
Catania, Sabato 11 Novembre.
Il giornale La Sicilia dà risalto alla importante ricorrenza che riguarda il nostro Coro ed i suoi tantissimi affezionati “FAN”
(di seguito La Storia del Coro Imago Vocis, raccontata dal suo fondatore, Salvatore Resca)
STORIA DEL CORO “IMAGO VOCIS”
(di Salvatore Resca)
È trent’anni che noi cantiam!
Compie trent’anni di vita il coro “Imago Vocis”, una delle formazioni più affermate nel panorama della musica corale catanese e siciliana.
Composto da circa 70 elementi, fra coristi e orchestrali ha contribuito, nel corso di tutti questi anni, ad elevare il tono della cultura musicale e del gusto nella nostra città.
Dalle sue file sono usciti musicisti di vaglia che ora cantano nei migliori teatri d’Italia e del mondo.
Il trentennale del coro sarà festeggiato con un concerto nella sede della formazione corale, la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, in via Siena, a Catania, il prossimo 12 novembre, alle ore 20,45.
Al concerto parteciperanno molti degli ex coristi, (circa trecento) che a partire dal 1987 hanno cantato nelle file del coro.
Ecco come narra la storia dell’Imago Vocis il direttore del coro, Salvatore Resca.
Era il novembre del 1987. Non ricordo il giorno. Nella mia camera, al primo piano della parrocchia Santi Pietro e Paolo cinque o sei ragazzi: Bruna D’amico, Alessandro Riggi, Giuseppe Bertuccio, Valeria La Rocca, Pamela Donadio…
Avevano già cantato, fatto insieme musica, teatro, operette…
Venne loro la voglia di fare qualcosa di più!
Avevano in mano uno spartito: La Vergine degli Angeli, di Giuseppe Verdi. A quattro voci.
Lo facciamo?
E perché non facciamo anche, almeno in quattro, il Quando corpus, dallo Stabat mater di Rossini?
Come le ciliegie vennero fuori i canti del repertorio: soprattutto musica rinascimentale. Tanto sai fare, il Lied di Mozart, Luci care, Ave Maria di Aiblinger, Regina coeli di Lotti, Quand mon mari, Tutte le vecchie, Matona mia cara…Ma bouche rit, Sentoni la formicula, Mon coeur…
Ci si cominciò a vedere regolarmente, ogni martedì e ogni giovedì, nacque il gusto di cantare, di cantare insieme, la polifonia “che intendere non può chi non la prova…”
E vai!
La prima uscita nel dicembre del 1987, in cattedrale, una rassegna corale di cori parrocchiali. Il coro “SS. Pietro e Paolo”.
Ma tutto cominciò a maturare, anche in fretta.
Nuovi coristi si aggiunsero ai primi sette o otto.
Il coro trova un nome: “Imago Vocis”
Imago Vocis, in lingua latina è l’eco.
Imago Vocis è l’eco che la musica suscita nel cuore per chi riesce a sentirla fin nelle fibre più sepolte della propria anima
Il primo vero concerto il 20 maggio del 1990: 25 elementi: fra i coristi di allora nomi che ora sono diventati celebri in Catania e fuori, nel campo musicale: Marianna Cappellani, Micaela D’Alessandro, Bruna D’Amico, Massimiliano Giusto, Gerry Lanzafame, Alfio Marletta Laura Leontini, Dario Russo, Elina Zuccarello…
E poi, come in un crescendo rossiniano, trenta, quaranta, cinquanta, sessanta elementi, una trentina di concerti all’anno, le trasferte in Francia, in Svizzera, in Piemonte, in Veneto, in Puglia…
Fino ai trent’anni di oggi!
Ben trecento coristi sono passati in questi anni nelle file del coro Imago Vocis.
Li abbiamo invitati a festeggiare con noi questi trent’anni!
Vogliamo continuare a cantare per trent’anni ancora!
Salvatore Resca
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Pubblicato da Salvatore Resca - novembre 2, 2017 alle 09:07
“Vecchi” e “Nuovi” coristi insieme, martedì 31 ottobre, alle prove in preparazione del Concerto del Trentennale del 12 novembre oramai prossimo.
Una piacevolissima serata di allegria, di incontri, di ricordi, di calda empatia, di Musica e Canto! Ma anche di dolcini e bollicine………!
Per vederne alcuni momenti di canto in video, fai click qui su VIDEO-Prove
Intanto hanno dato conferma della loro presenza anche Gloria Anselmi dalla Germania, e Joe e Dolores Kurmann dalla Svizzera.
Ciao a tutti, ci vediamo prestissimo !
CONCERTO DEL TRENTENNALE del Coro IMAGO VOCIS, il prossimo 12 Novembre
link → (vedi Articolo dedicato)
Il coro è vivo e attivo anche quando non è in concerto ! Puoi vedere le date dei prossimi Concerti in programmazione nella pagina “Concerti” ←link
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Pubblicato da Salvatore Resca - ottobre 19, 2017 alle 09:38
Come spiegare ciò che è un coro? O meglio: cosa è VERAMENTE un coro? Un insieme di voci che cantano? No… è riduttivo. Un gruppo di strani tipi che si divertono a “scimmiottare” i grandi della musica? Macché… …Quelli che cantano nelle parrocchie, stonati come non so cosa, durante le liturgie? Be’, si, anche… ma non solo!
Le definizioni accademiche esistono, ma non rendono nemmeno lontanamente l’idea di quello che significhi ESSERE un coro. Esserlo, viverlo, amarlo e odiarlo.
…Ma voi siete mai entrati in una sala prove? Avete visto cosa esiste dietro le quinte, prima e dopo quell’oretta di esecuzione, più o meno riuscita, che termina con un applauso più o meno caloroso, elargito da un pubblico più o meno competente, più o meno attento, più o meno soddisfatto? Avete mai visto il Maestro cosa fa, cosa dice ai suoi “prodi coristi”, come li prepara, come li sgrida, come li coccola? No?
E allora, venite con me. Io canto da tantissimo tempo, posso farvi da guida.
Oggi nel coro ci sono i provini per alcune voci nuove. Guardate, che teneri: aspettano di essere ascoltati. Speriamo che non si intimoriscano troppo: in fondo noi non siamo professionisti, le nostre porte sono aperte a tutti, purché abbiano un poco di musicalità. Ed il Maestro è paziente: ascolta, aiuta, suggerisce, stabilisce. Affida i “cuccioli di coro” a coristi più esperti, perché li aiutino ad inserirsi. Non solo per il repertorio, ma anche nella familiarità del gruppo.
E si comincia: ascoltate, come le voci si intrecciano, creando suggestioni e vibrazioni. Come si può spiegare l’emozione che provo nell’ascoltare cosa riusciamo a produrre con le sole voci? Ora una voce, ora l’altra disegnano una linea melodica, ora l’insieme è sommesso, quasi un sussurro, un respiro, ora esplode più forte di un tuono. Il Maestro interrompe, corregge, chiede un crescendo, un accento, una sfumatura. Insiste, facendoci ripetere più volte la stessa frase, fino a che non sarà perfetta come LUI la vuole. A volte mi chiedo come faccia ad avere tanta pazienza (anche se talvolta la perde, in realtà), con noi discolacci che chiacchieriamo durante le prove, che stoniamo o sbagliamo un passaggio. E mi chiedo anche come faccia a capire cosa cercare in un brano, come renderlo “nostro”: perché per quante volte io lo ascolti in interpretazioni diverse di diversi cori, mi rendo conto che QUELLA è la più adatta a noi. Si lavora, in un coro: si studia non solo il brano, ma anche il costume musicale dell’epoca a cui appartiene. Si studia, si prova, ancora e ancora: uffa, questo passaggio proprio non viene… lo dobbiamo ripetere ancora una volta. Ma, quasi all’improvviso, la magia: abbiamo captato quel “non so che” che rende il brano “nostro”, finalmente! E i nostri cuori vibrano all’unisono, come le nostre voci: è questo il segreto di ESSERE un coro, vibrare all’unisono, sorridere dello stesso sorriso, emozionarsi della stessa musica.
E pensare che lo strumento è nostro, unico, personalissimo, diverso per ciascuno di noi: la nostra voce.
Ora silenzio: parla la musica.
(polmat )
https://www.facebook.com/CoroPolifonicoImagoVocisCatania/videos/
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